Nel cuore dei Monti Picentini, esiste un luogo magico, incontaminato, ricco di vegetazione e di acqua che ci porterà, come un tuffo nel passato, nella storia di quella che era una "zona industriale" antica; un percorso dell'archeologia industriale alla scoperta della valle delle Cartiere e delle Ferriere di Acerno (SA).
Tutti conosciamo la Valle delle Ferriere di Amalfi, ma pochi di noi, hanno avuto il piacere di imbattersi in quelli che sono i ruderi e i segni distintivi di un passato glorioso e produttivo delle nostre amate montagne. I picentini come scrigno di ricchezza, di lavoro e al centro di quello che era il cuore pulsante di tante attività e di una popolazione che viveva la versa essenza della montagna.
Il percorso non è difficile, non è lunghissimo e non è particolarmente impegnativo (tolto il ritorno in pendenza), ma rappresenta di sicuro l'unica modalità per avventurarsi in luoghi molto nascosti ed impossibili da visitare senza un'accurata ricerca degli spazi e senza conoscenza specifica del territorio.
Partiremo dalla villa comunale di Acerno e pian piano ci avvieremo verso il primo ponticello all'ingresso del paese che ci condurrà da subito in discesa, verso l'accesso alla valle.
L'acqua sarà la vera protagonista del tracciato ed infatti, da subito, ne apprezzeremo il suono e la vista con tante sorgenti, grotte e rivoli che adornano il passaggio verso i nostri obiettivi. Il fondo del percorso, per lo più erboso e in alcuni tratti roccioso, avvolte è intersecato da spazi brevi ma fangosi, a dimostrazione proprio della ricchezza idrica del paese.
Superate alcune masserie, si scenderà nel cuore della valle dove le nostre guide vi condurranno, nei pressi del letto del fiume Tusciano, alla scoperta delle vecchie cartiere e delle due antiche ferriere del percorso. L'itinerario sarà caratterizzato da diverse deviaizoni che saranno utilissime per esplorare al meglio il territorio; non solo per visitare i ruderi ma per consocere le intersezioni con l'antica strada di collegamento verso Olevano sul Tusciano e per visionare e toccare con mano, il luogo esatto in cui sono stati ritrovati resti di Mammutt (visionabili nella sede del Comune di Acerno).
Giunti alla fine del percorso, una splendida fontana e una panchina ci permetteranno di rilassarci prima di rientrare al punto di partenza.
Sviluppo percorso
Vettori
Lunghezza totale
Altitudine massima
Dislivello complessivo